Il nostro incontro con Romano Bruni inizia negli anni Settanta, quando alcune studentesse della Scuola diretta a fini speciali di Logopedia dell’Università di Padova incontrano questo professore attento e discreto. Così alcune di loro lo seguono fino al diploma, conservando buoni rapporti anche una volta terminato il percorso di studi.
Nel 1981 le stesse studentesse, ormai diplomate, assieme ad alcune altre maestre e ad un gruppo di genitori organizzati in cooperativa danno vita a una scuola materna con sede in via Grassi, a Padova. Per esigenze di continuità e per la crescente adesione di nuove famiglie, dalla materna si passa alla scuola elementare. È il 1986, nasce la scuola elementare intitolata alla beata Gianna Beretta.
Nel ’90 nasce una collaborazione con le suore Elisabettine nella gestione della scuola media “Bettini” e si dà vita a un liceo scientifico, il “Liceo Scientifico Romano Bruni” di Ponte di Brenta. In parallelo alla crescita delle strutture e del numero di allievi – oggi oltre cinquecento– il legame con il maestro conosciuto vent’anni prima si stringe sempre più. La sua figura, oltre che di consulente, diventa quella di formatore dei docenti, sia nei singoli livelli di scuola, sia nel tentare l’ultimo anno scolastico (’97-’99) un corso di formazione per insegnanti comprendente l’iter completo, dalla materna al liceo. Obiettivo, riassunto dalle parole dello stesso Bruni: «portare un contributo alla preparazione professionale dell’insegnante sul piano qualitativo… che migliori l’intervento e risponda all’esigenza di un perfezionarsi continuo».
Ad ogni famiglia, che ad esse si rivolge, le Scuole Romano Bruni continuano a riproporsi come scuole:
- libere, una realtà in cui insegnanti e genitori accettano liberamente di partecipare alla costruzione di un’opera capace di educare insegnando;
- pubbliche, si rivolgono a tutti, senza fini di lucro, come luogo di educazione, strumento efficace e qualificato dell’istruzione obbligatoria, centro di cultura per le famiglie e per il territorio;
- laiche, aperte a tutti e a tutto come lo è ogni autentica esperienza di educazione cristiana e di cultura cattolica; un’opera nell’ambito specifico dell’attività didattica e culturale a servizio della famiglia, che è il primo soggetto educativo, e quindi del bambino e del ragazzo.