La Provenza e il trascendente

Da mercoledì 3 aprile a sabato 6 aprile le classi prime, seconda e terza hanno svolto il loro viaggio di istruzione in Provenza visitando i luoghi più significativi della Francia del Sud. In particolare il percorso si è svolto andando a vedere le testimonianze più significative che nei secoli hanno raccontato il rapporto dell’uomo con il trascendente (espresso attraverso l’architettura, la pittura, la scultura, la storia).

A St. Maximine la Sainte Baume abbiamo visitato la cattedrale gotica di Santa Maria Maddalena e abbiamo visto l’aspirazione vertiginosa e ornata del gotico, a Senanque l’abazia cistercense e l’essenzialità ritirata e silenziosa del romanico. Nel castello dei papi di Avignone abbiamo conosciuto come la Chiesa di quel tempo avesse interpretato in modo quasi scandaloso il suo ruolo di “intermediario” tra l’uomo e Dio, mentre presso la Fontaine de Vaucluse abbiamo capito che Petrarca ricercava un rapporto più autentico e personale con l’ispirazione poetica e divina.

Roma ci ha mostrato la sua stessa divinità a Nimes, mentre a Vence (con la Visita alla Chapelle du Rosaire di Matisse) e a Nizza (con la visita al museo Chagall) era facile capire come un uomo e in particolare un pittore moderno si lascia interrogare e provocare anche nella sua arte dalla possibile presenza di Dio.

Un cenno drammatico e tragico infine ci ha tolto il fiato nella Promenade des Anglais di Nizza, nel luogo dove è accaduto l’attentato del 14 luglio 2016. Quando la religione diventa fanatismo e non c’entra di fatto con la fede autentica.

Torniamo dalla Provenza con molta bellezza negli occhi e con la certezza di quanto sia fondamentale per la creatività e la realizzazione umana il modo con cui l’uomo imposta il suo rapporto con l’assoluto. 

Il viaggio di istruzione in Provenza