A cavalcioni della cometa – il professor Benvenuti al Liceo

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Il prof. Piero Benvenuti, ordinario di Astrofisica all’Università di Padova, il giorno 19 dicembre 2014 è intervenuto al liceo Romano Bruni per una lezione di approfondimento sulla missione Rosetta condotta dall’Esa. Presenti anche alcuni ragazzi delle terze della scuola Media Bettini.
Ha spiegato attraverso video, immagini, frasi di pensatori questa affascinantissima missione tutta europea, e in parte italiana e padovana. Ha dato tantissimi spunti affascinanti e riscaldato menti e cuori di molti ragazzi presenti.
Nell’ultima parte della lezione vi sono state alcune domande tra cui vogliamo qui riproporre una, la cui risposta ci sembra particolarmente sorprendente.
Cosa entusiasma lei nella ricerca scientifica? Dove ha trovato l’interesse per continuare gli studi? Ci dà un consiglio? Come fare a ritrovare l’interesse dentro le materie che studiamo al liceo?
Prof. Benvenuti:
“Il mio entusiasmo è stato sempre quello di scoprire cose che sono lì, davanti a noi, ma sono nascoste, cioè non le conosciamo. Ho cercato di farvi vedere come stiamo solo “grattando la superficie della verità” come diceva Seneca. Sotto c’è molto di più e mano a mano che il tempo passa, anche nella mia storia professionale, ho scoperto sempre cose che non avrei mai immaginato (come per esempio il fatto che abbiamo scoperto che la materia dell’universo che fino ad ora abbiamo studiato è solo una minima parte di tutto quello che esiste). Quello che mi meraviglia e che mi entusiasma soprattutto è appunto che, nonostante queste nuove scoperte siano inattese, qualunque cosa io scopra, sono sicuro che posso integrarlo razionalmente in un modello più ampio. Cioè la mia razionalità riesce ad interpretare in maniera logica e razionale tutte le nuove scoperte che sto facendo. Questa capacità che abbiamo è un dono che mi meraviglia continuamente ed è forse lo stimolo più grande a continuare in questa avventura.
L’altro suggerimento che do a dei giovani che studiano, e soprattutto studiano in un liceo, è che questo è il momento più bello della vostra formazione, anche se non ci credete. Credetemi. E’ il momento più bello perché avete la possibilità di spaziare su tutte le materie. Poi, passando all’università (ahimè o per fortuna, ma comunque è un dato di fatto) dovrete concentrarvi in una linea particolare di ricerca scientifica o letteraria o artistica, o in quello che sceglierete secondo le vostre attitudini. Però, sta di fatto, che diventerete sempre più specialisti.
Al liceo siete ancora in questa bellissima fase in cui potete spaziare in tutte le materie e il consiglio che vi do, da tenere come un faro, è di non perdere mai di vista gli altri aspetti del sapere. Non c’è solo il metodo scientifico per arrivare alla conoscenza. Il metodo scientifico è un metodo formidabile per conoscere la realtà, ma non è l’unico. Ci sono tante altre vie di conoscenza e vanno tutte integrate e considerate con lo stesso rispetto. Solo l’unità infatti di tutte queste vie vi realizzano come persone”.
Ci sembra in queste parole di cogliere un augurio enorme per il lavoro che dobbiamo intraprendere negli anni di liceo tra banchi, cattedre, libri e computer. Il nostro liceo esiste solo per questo.
Grazie prof. Benvenuti.

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