“La lezione non è un tragitto su un tram che ti trascina avanti inesorabilmente su binari fissi, ma è una passeggiata a piedi, una gita. E per chi passeggia è importante camminare, non solo arrivare.”
Questa bella frase del filosofo, matematico e sacerdote russo, Pavel Florenskij, descrive bene alcune esperienze di lezione che stiamo vivendo al liceo. Anche oggi che è maggio e che il tram della scuola ci trascina verso la fine dell’anno scolastico, con tutta la fatica dovuta all’approdo ai giudizi finali, le lezioni restano delle passeggiate.
La classe IV tradizionale ha avuto modo di studiare la conformazione del cuore attraverso un’esperienza di sezionamento condotta dalla dott.ssa M. Cattarina.
Le classi IV sperimentale e V tradizionale hanno potuto per due intere giornate lavorare nei laboratori bolognesi della fondazione Golinelli sul DNA.
La classe I sperimentale si è cimentata con i sensori di smartphone e ipad per capire le grandezze fisiche di temperatura e pressione.
La classe II tradizionale è andata ad insegnare come si programma una stampante 3D ad alcune classi della nostra scuola media.
Insomma, esperienze che lasciano il segno e che accendono l’interesse e lo studio anche a metà dell’ultimo mese di scuola. Concludeva Florenskij: “la lezione è iniziare gli ascoltatori al processo del lavoro scientifico, è introdurli alla creazione scientifica, è un modo per insegnare attraverso l’evidenza e addirittura sperimentalmente un metodo di lavoro; non è la semplice trasmissione delle verità della scienza nella sua fase attuale”.
Buona fine d’anno scolastico.






