IL LICEO BRUNI NELLO SPAZIO

Siamo molto lieti di comunicare che a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) c’è ora anche la scuola padovana. Infatti un esperimento ideato e programmato da un team di studenti del Liceo scientifico Romano Bruni di Padova ha raggiunto l’eccezionale livello di Flying Status a bordo della ISS grazie alla partecipazione al progetto Astro PI Mission Space Lab realizzato dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA), in collaborazione con la Raspberry Pi Foundation.  Il progetto offre la possibilità a team di giovani fino ai 19 anni di condurre esperimenti scientifici sulla ISS, esperimenti il cui contenuto può essere scelto tra due temi: “Vita nello Spazio” e “Vita sulla Terra”.  
Sono stati 799 i team di giovani fino ai 19 anni, rappresentanti di 23 paesi europei, che hanno partecipato alla prima fase del progetto. 502 sono stati quelli ammessi alla seconda fase e di questi 39 erano italiani.
Il Flying Status (3^ e 4^ fase) è stato raggiunto da 299 team (che coinvolgono 1205 partecipanti). I gruppi italiani sono 27. Per altre info: https://www.esa.int/Education/AstroPI/Mission_Space_Lab_2021-22_-_299_teams_achieved_Flight_Status
I nostri studenti partecipanti sono: Sara Mazzucato, Benedetta Scuttari, Francesco Pellicari, Eleonora Brogio di classe seconda Tradizionale e Elia Stellin di classe terza Quadriennale, guidati dal prof. Andrea Ferraresso.
Il progetto chiedeva agli studenti di ideare un esperimento e programmare il computer Astro Pi (messo a disposizione gratuitamente dall’ESA e dalla Astro Pi Foundation)  al fine di raccogliere a bordo della ISS i dati necessari per condurlo. Questa è la descrizione dell’esperimento elaborato e condotto dal nostro team:All’inizio dell’anno scolastico eravamo molto presi dalla pandemia, guardando tra i sensori dell’astro-pi per constatare le nostre possibilità abbiamo scoperto il sensore a infrarossi che può calcolare l’indice NDVI e approfondendone la conoscenza ci sono venute le domande: se la pandemia ha modificato la qualità dell’aria anche la salute delle piante sarà migliorata? quali zone hanno avuto il maggior miglioramento e dove le aspettative di vita sono migliori?
La nostra ricerca vuole dimostrare la correlazione tra miglioramento della qualità dell’aria e miglioramento della salute delle piante. Per dimostrarlo useremo l’indice NDVI che riesce a calcolare la salute delle piante. Il programma che abbiamo inviato sulla ISS permetterà di raccogliere foto della Terra ogni 10 secondi e altri dati relativi alla loro geolocalizzazione. Le foto e i dati sono ciò che l’ISS trasmetterà all’ESA e che quest’ultima invierà a noi. Attraverso l’analisi matematica dei colori delle foto ricevute, analisi svolta con un programma da noi sviluppato con Python, sarà calcolato l’indice NDVI in ognuna di esse. Tale indice sarà confrontato con quelli degli anni precedenti reperibili presso database universitari e/o di enti governativi.Trovato l’indice NDVI (geolocalizzato) lo combineremo con i dati relativi alla qualità dell’aria nei corrispondenti luoghi, anche questi reperibili su database universitari e/o enti governativi.

Tutta la documentazione di presentazione dell’esperimento, inviata all’ESA per la valutazione, è stata preparata dagli studenti in lingua inglese.
Ora il programma realizzato dai nostri studenti è stato caricato sugli Astro Pi presenti nella Stazione Spaziale Internazionale per raccogliere i dati necessari per completare l’esperimento, dati che saranno poi inviati all’ESA e infine trasmessi al team che redigerà una relazione scientifica conclusiva. A completamento della quarta e ultima fase dell’ Astro PI Mission Space Lab l’ESAvaluteràle relazioni ricevute e proclamerà, entro il mese di giugno, i vincitori assoluti dell’edizione 2021/22.
Sara, Benedetta, Francesco, Eleonora ed Elia hanno così commentato quanto finora vissuto partecipando al progetto: “Da studenti crediamo che questa esperienza sia stata un modo per metterci alla prova in una sfida nuova ed internazionale. Inoltre, è stato stimolante seguire l’evolversi del progetto durante le varie fasi ed è stato entusiasmante vedere il risultato ottenuto dal nostro lavoro.”
“In un momento in cui si parla tanto di STEM come nuovo approccio all’insegnamento” aggiunge il prof. Ferraresso “ho colto l’occasione della sfida AstroPi dell’ESA per verificare, con soddisfazione, il grado coinvolgimento delle studentesse e degli studenti messi a lavorare insieme verso un obiettivo “alto”. Ho visto loro “costretti” ad andare oltre le conoscenze nozionistiche, per superare i problemi che dovevano via via affrontare. Mi pare evidente che in un mondo che diventa sempre più complesso, allenare i ragazzi al problem solving interdisciplinare sia una necessità di cui la scuola deve avere un ruolo centrale”. 
Essere sulla ISS con un nostro esperimento è una grande vittoria. Abbiamo portato il Liceo Bruni e Padova nello spazio!!