Abbiamo accolto con grande soddisfazione la pubblicazione della classifica Eduscopio 2018 elaborata dalla Fondazione Agnelli che ci situa nella prima posizione tra i licei scientifici statali e paritari della città e della provincia di Padova. In una speciale classifica tra Licei Paritari risultiamo primi nell’intero Triveneto.
Il risultato.
I dati elaborati riguardano il percorso post diploma degli ex-alunni delle scuole superiori e monitora il loro progresso negli studi universitari. I nostri ex-alunni degli ultimi anni stanno quindi svolgendo in modo proficuo i loro studi mostrando di aver ricevuto una buona preparazione metodologica e di averla attivata per affrontare il mondo universitario.
Perché?
Il risultato, per quanto ci riguarda, non è frutto di una selezione, bensì di una cura al percorso del singolo ragazzo. Nella classifica 2018 c’è un nuovo indicatore specifico in questo senso, cioè quanti studenti iscritti al primo anno in questa scuola hanno raggiunto il diploma 5 anni dopo. Se è alto gli studenti hanno avuto percorsi regolari. Se è basso gli studenti sono incappati in bocciature e/o hanno abbandonato quel corso di studi. La nostra percentuale è altissima anche in questo specifico indicatore.
Questa cura contiene due elementi fondamentali: da una parte si tratta di approfondire la capacità critica che il ragazzo ha in sé, dall’altra di invitarlo continuamente a migliorare le sue competenze. E’ poi fondamentale la maturazione della consapevolezza di sé, dei propri limiti e dei propri talenti. Il massimo di uno, infatti, potrebbe non essere il massimo dell’altro.
Come?
Questo avviene ogni mattina, in ogni ora di lezione in cui i ragazzi sono invitati ad imparare il metodo specifico per comprendere ciascuna disciplina. E’ il lavoro di equipe dei docenti, unito alla passione di ciascun professore per la propria materia che desta nel ragazzo curiosità e voglia di comprendere. Si trova infatti di fronte a persone adulte anche loro in ricerca.
Sostanzialmente è il metodo che noi chiamiamo della “lezione dialogata”: consiste nell’affrontare gli argomenti delle materie impostandoli come problematiche cui le singole discipline, con le proprie metodologie, hanno storicamente risposto: il professore propone un testo, una versione, un problema, dei dati, un esperimento il cui senso o la cui soluzione devono essere scoperti. Non è un trasferimento di nozioni da chi sa di più a chi sa di meno. La lezione diventa una scoperta cui ogni ragazzo può partecipare mettendo in moto la curiosità e imparando ad usare la capacità critica che gli è propria.
E’ inoltre fondamentale la collaborazione educativa con la famiglia che sostiene il percorso formativo del figlio in accordo con la scuola.
Cosa succede dopo il liceo?
Il punto interessante è che, una volta andati all’università, i ragazzi hanno giocato l’approccio e il metodo insegnati loro al liceo, non si sono scoraggiati di fronte alle difficoltà e hanno scelto la facoltà che corrispondeva di più alla loro persona. Per questo sono andati bene, non perché erano un’élite, dei robot o dei geni. (Magari qualcuno sì, eh!)
Riteniamo infatti che il contributo che la scuola può dare al mondo, e non solo a quello universitario, è quello di formare una persona capace di affrontare il presente e il futuro sapendosi muovere in nuovi contesi e cercando un valore in tutto ciò che succede.