Il 6 ottobre 2022 studenti e docenti del liceo Bruni sono stati a Lavarone tutti assieme, per l’uscita di accoglienza. Dopo tre anni, finalmente! E’ stata l’occasione per andare a vedere bellezza, ad incontrare conoscenza e a riscoprire un modo di stare assieme.
L’uscita è iniziata infatti al centro congressi di Lavarone con un dialogo con Daniele Zovi, ex Comandante del Corpo Forestale dello Stato per il triveneto, scrittore e divulgatore scientifico. Attraverso alcune domande preparate dagli studenti abbiamo dialogato sul tema del rapporto tra uomo e natura. Zovi ci ha aperto un mondo di scoperte e di riflessioni sull’uomo, sulla sua casa che è la terra, sulle piante, sugli animali, sui cambiamenti climatici. Ha raccontato della tempesta di Vaia dell’ottobre 2018, dei motivi che l’hanno provocata, degli insegnamenti che ne vanno tratti. “Fin dall’inizio – questa è una delle frasi che ci ha detto – la vita ha un inizio comune e tutti gli esseri viventi hanno la stessa origine. E’ questa unità che va riguardata e ripresa, fondando nuove basi per una convivenza buona e fruttuosa tra la natura e l’uomo, che è a sua volta natura. L’uomo è anche la consapevolezza e la coscienza della natura. Ha quindi grande responsabilità“. Infine ha concluso: “Non abbiamo un piano B, un pianeta B, la terra è e rimane la nostra casa. La terra verrà salvata dalla biodiversità; l’uomo dalla bellezza, che è poi propria anche della natura.”
Abbiamo poi iniziato a camminare per recarci verso il monte dove sorge il Drago, opera dell’artista Marco Martalar costruita con gli alberi distrutti. L’enorme drago sorge in un punto panoramico ed è stato messo a monito di quanto successo, ma anche per far vedere che dopo la distruzione si può ricostruire, creando bellezza. Per raggiungerlo abbiamo fatto un tratto di bosco camminando in silenzio. Una gita per mente, cuore e gambe!
Dopo il pranzo al sacco e le foto di rito è stato il momento dei giochi a parco Palù. Sei squadre composte da studenti di tutte le classi si sono sfidate nell’orienteering (legati tutti ad una corda), il tris (con domande “culturali”) e la palla guerra (con l’obbligo di sapere il nome di chi viene colpito). Tutti a giocare, nessuno che tira indietro. Questo entusiasmo e questa partecipazione hanno reso possibile il divertimento vero, fino alla commozione dei docenti, che non vedevano da diverso tempo il clima autentico che si crea tra tutti nelle uscite di accoglienza.
Ha concluso la giornata il tradizionale buffet di torte “porta e condividi”. Alcuni non credevano ai propri occhi e alle proprie papille gustative.
Ora abbiamo ripreso lo slancio dell’anno. Abbiamo visto cosa vuol dire stare assieme: si tratta di una grande occasione di crescita. Sappiamo per esperienza quanto è più semplice e più bello vivere e affrontare le fatiche assieme. Se staremo con tutto noi stessi alle proposte che ci saranno nel corso dell’anno scolastico, ci accorgeremo di essere assieme, di camminare assieme.
Come a Lavarone il 6 ottobre 2022.










