Ogni anno, nel primo periodo di scuola, tutti i ragazzi del liceo Bruni vanno in uscita di accoglienza per gustare assieme qualcosa di bello e per condividere alcuni momenti di gioco.
Così lunedì 9 ottobre 2023 abbiamo fatto tappa a Chioggia e a Pellestrina sulle tracce di Giorgio De Gaspari detto Giorgio Foresto. Giorgio De Gaspari è probabilmente il più grande illustratore italiano del ‘900 che scelse Pellestrina per ritirarsi dal mondo e dalla sua vita precedente fatta di fama e di successo.
Nell’incantevole isola della laguna veneta ha regalato i suoi quadri a molte persone del paese in cambio di latte, pane, e altri beni di prima necessità come un taglio di capelli.
Sulle orme di questo enigmatico e straordinario artista si è messo, ormai da più di dieci anni, il prof. Giovanni Scarpa e ne ha scoperto episodi, aneddoti, ma soprattutto quadri mozzafiato, pieni di particolari e di significati misteriosi e affascinanti come quello della Madonna Sirena, rappresentazione unica di Santa Maria con metà corpo di pesce, o quello di un autoritratto a testa in giù con dipinte delle nuvole che formano le isole della Papuasia.
Ricerca non facile e per certi versi scomoda.
Abbiamo incontrato Scarpa al teatro don Bosco e ci ha fatto immergere nelle tele del Foresto grazie ad una proiezione su schermo cinematografico dei suoi dipinti. “Non vi dico cosa dovete imparare da quello che vi racconto e dai quadri che vediamo. Scopritelo voi”, ci ha ripetuto, “il senso della storia che vi racconto. Il significato di un’opera d’arte o di una poesia non sta nell’interpretazione corretta che qualcuno vi dà, ma nel vostro incontro con quella cosa”. Uno spunto affascinante per iniziare un anno di scuola.
Il pomeriggio, sempre accompagnati da Scarpa, dopo aver attraversato la laguna in barca e aver pranzato nella piazza di Pellestrina abbiamo girato per le sue vie a vedere quei luoghi trasfigurati dal pennello fantasioso dell’artista. Ed ecco che il placido mistero dell’isola non era solo evocato dai quadri del Foresto, ma in qualche modo ci ha attorniato come la nebbia del mattino o la luce abbacinante del mezzogiorno, mentre pranzavamo.
Fino a quando siamo stati portati al santuario dell’Apparizione, sorto nel luogo in cui Natalino Scarpa nell’alba del 4 agosto 1716, è stato fermato da una donna che lo ha invitato a far pregare per le anime del purgatorio e per la vittoria di Venezia. Una donna che il processo ecclesiastico indetto l’anno dopo ha riconosciuto essere una apparizione di Maria.
Fino a quando, cioè, abbiamo avvertito che nella profondità dell’attrattiva di Pellestrina un posto particolare lo ha quel misterioso incontro tra umano e divino celebrato ogni estate da tutti gli abitanti dell’isola e che aveva provocato anche la vita e l’arte di Giorgio Foresto.
Anche qui un bel suggerimento per il nostro anno scolastico: quale cammino della ragione ci interessa fare davanti alle cose che succedono a noi e nel mondo? dove origina un’ispirazione? o l’unità e l’identità di un popolo?
La giornata si è conclusa con un momento di festa: i giochi proposti da un comitato di ragazzi, due calci al pallone e, soprattutto, la merenda con torte e dolci portati e condivisi da tutti.










