Il CLIL alla Beretta

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Quest’anno nelle classi terze della scuola primaria Gianna Beretta è stato avviato, in via sperimentale, un progetto CLIL (Content and Language Integrated Learning) che coinvolge la disciplina dell’Arte e Immagine.

Il CLIL prevede una metodologia didattica completamente nuova e affascinante perché non si tratta semplicemente di insegnare Arte e Immagine in L2 (lingua inglese) ma piuttosto di dare agli alunni la possibilità di utilizzare la lingua straniera per apprendere i contenuti di una disciplina.

Gli alunni “usano” la lingua per apprendere e riferire i contenuti appresi in un contesto motivante e autentico.

Gli insegnanti hanno scelto “i colori” come tema conduttore da sviluppare lungo tutto il corso dell’anno.

Il tema dei colori è stato affrontato da più punti di vista:

  • attraverso la classificazione in colori primari/secondari, chiari/scuri, caldi/freddi;
  • attraverso la lettura in classe del libro in lingua inglese “Little Blue and Little Yellow” di Leo Lionni.

Partendo dal testo originale i bambini stanno via via creando un audio libro digitale.

Ci sembra significativo riportare i pensieri di alcuni alunni delle classi terze raccolti al termine di una lezione di Arte e Immagine affrontata con la metodologia CLIL.

L’insegnante chiede: “Che cosa avete imparato di nuovo di inglese?” Le risposte sono state: “il nome di nuovi colori (gold, silver, turquoise); come si dice arcobaleno, cielo, nuvole, montagne; che il plurale di is è are.

L’insegnante successivamente chiede: “ Che cosa avete imparato di nuovo riguardo all’Arte e Immagine? Le risposte degli alunni sono state: “si può lavorare in gruppo; partendo da pochi colori se ne possono creare tanti altri; un paesaggio può essere colorato con colori di fantasia ed è comunque bellissimo; si può dare un altro nome ai colori: colori primari, secondari, chiari, scuri.

L’aspetto più sorprendente di questa avventura sta nel vedere l’entusiasmo e la partecipazione degli alunni che non si sentono per nulla intimoriti dal fatto di dovere usare la lingua inglese per apprendere e comunicare, ma anzi si sentono stimolati e motivati.

Noi insegnanti siamo davvero soddisfatte di aver intrapreso questo cammino che finora ha portato risultati davvero non previsti!

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